Carlo Francesco Nuvolone (Milano, 1609-1662)

Ritratto maschile

Olio su tela. 92 x 76 cm

L’opera si presenta in buone condizioni conservative, a seguito di un recente restauro. La luce soffusa e ricca di lustri e l’attenzione estrema posta ai dati di realtà, che siano la minuziosa restituzione dei merletti del colletto e dei polsini, gli scintillii del metallo dell’armatura, le piume del pennacchio sull’elmo, lo collocano come opera lombarda verso la metà del XVII secolo.

Mi pare poi che l’inconfondibile, morbida e calda pasta pittorica del volto, animato da un sensibile pulsare di vita, ne faccia riconoscere l’autore in Carlo Francesco Nuvolone, uno degli indiscussi protagonisti della ritrattistica seicentesca lombarda.

In modo particolare risultano determinanti i confronti con opere quali il Ritratto di don Juan José d’Austria, datato 1656, anche per l’attenta riproduzione della preziosità dell’abbigliamento, o ancor più quello di don Diego de Ollauri, circa 1657-1660, entrambi in collezioni private. La spettacolare definizione del colletto, poi, dialoga da pari a pari col virtuosismo esibito dal più giovanile Ritratto di gentildonna (1635-1640 circa)  delle Collezioni Comunali d’Arte di Palazzo Accursio a Bologna.

Qualche episodica caduta (in particolare la alquanto deludente mano sinistra), non dovuta a problemi conservativi, denuncia il secondario intervento di un collaboratore.

Prezzo a richiesta