Pio XII. Sommo Pontefice dal 2 Marzo 1939 al 9 Ottobre 1958. Eugenio Pacelli di Roma
Medaglia annuale anno II in argento. Esortazione alla Pace.
Argento 39.19 g. 44 mm
Diritto: PIVS XII PONTIFEX MAXIMVS A II. Busto del pontefice a destra con zucchetto, mozzetta e stola ricamata con PAX e croce in ovale e rabeschi; sotto MISTRUZZI.
Rovescio: OPVS IVST I TIAE PAX. La Pace in trono trionfante sullo spirito del male (il capo mozzo della debellata medusa ai suoi piedi) recante i simboli della Carità (la croce) e della Giustizia (la bilancia); sui lati del trono verticalmente IVSTITIA CHARITAS; sotto, un ramo d’ulivo.
Autore: Aurelio Mistruzzi.
Bibliografia:
F. Bartolotti, La Medaglia Annuale dei Romani Pontefici da Paolo V a Paolo VI, Rimini 1967, p. 369, E 940;
A. Rinaldi, Catalogo delle Medaglie Papali Annuali da Pio VII a Paolo VI, Verona 1967, n. 134.
Entro astuccio originale in pelle rossa decorato con impresso lo stemma dorato di Pio XII.
Patina iridescente. Fondo specchio PROOF.
Rara. Coniata in 2095 esemplari.
Invano il pontefice pregava i governanti di risolvere le controversie internazionali con negoziati e non con atti di guerra. Sul rovescio della medaglia è riportata, come esortazione alla pace, la sentenza della Scrittura Opus justiae pax, che come illustra San Tommaso d’Aquino (S. Th. 2a 2ae p.q. 29 a. 3), non ammette né contrasto né alternativa tra amore e diritto, pace e giustizia. Questa esortazione trovava risposta nella più spaventosa delle carneficine che mai avesse insanguinato il mondo. All’alba del 1 settembre 1939 le forze armate tedesche attaccarono la Polonia dando così inizio alla seconda guerra mondiale; due giorni dopo Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania; alla fine di novembre la Russia aggrediva la Finlandia. Nell’aprile del 1940 le truppe del Terzo Reich invadevano la Danimarca quindi la Norvegia, poi l’Olanda e il Belgio mentre la Francia stava soccombendo sotto la potenza dell’esercito tedesco. Il 10 giugno anche l’Italia era trascinata nel turbine della guerra. La comunicazione ufficiale di questa emissione fu data dall’Osservatore Romano del 29 giugno 1940. (tratto da Bartolotti)